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venerdì 24 marzo 2017

Tiro al piattello: la scelta dell'arma (nuovo o usato?)

Una volta capito cosa si vuole intraprendere come specialità, e dopo esseri fatti rilasciare il porto d'armi ad uso sportivo, il primo passo è quello di andare su un campo di tiro e cominciare a provare le armi che hanno in dotazione sul campo, cercando di capire quale sia l'arma più adatta a voi. Consigliamo di chiedere chiedere e ancora chiedere ai vari istruttori che sono presenti sui campi in modo da avere più informazioni possibili riguardanti le posture del tiro (Trap Skeet tiro a segno etc) e il tipo di fucile/arma da adottare. Per le posture seguirà un altro post.

Una interessante lezione riguardante il fucile da tiro si trova in youtube, fatta da Renato Lamera:



Ecco quindi che ad un certo punto vi troverete davanti alla fatidica domanda: compro un'arma nuova anche se sono agli inizi e quindi spendo molto di più o al momento vado verso un usato ritardando l'acquisto di un arma nuova più in là?


Nel primo caso (acquisto arma nuova) vi suggeriamo di trovarvi un armaiolo di fiducia nella vostra zona che riesca aiutarvi nelle fatidica scelta..

Se invece puntate ad un usato, potete effettivamente trovare dei buoni pezzi in giro ...ma attenzione alle fregature che insorgono se acquistate senza occhio attento. Un buon suggerimento è quello di visionare l'arma sempre e comunque.

Qui sotto vi mettiamo alcune regole auree per un buon acquisto di un fucile usato per il tiro al volo, skeet e trap:

Il fucile da tiro al piattello fossa olimpica e universale (Trap) deve essere un sovrapposto, con canne lunghe almeno 740 mm. anche se lo standard è inquadrato sui 750/760 mm. Calcio a pistola preferibilmente con venature del legno longitudinali (assorbono e scaricano molto meglio l'energia di rinculo), con calciolo in gomma morbida o con una o due ventilazioni.

Il peso dell'arma non deve essere inferiore a 3600 grammi, con il peso delle sole canne preferibilmente attorno a 1540 grammi. Estrattori automatici e monogrillo , bilanciamento perfetto sul perno della cerniera di apertura delle canne, calcio di lunghezza e misure di piega e deviazione adeguate alla corporatura del tiratore.


All'imbraccio il fucile deve salire alla spalla in modo naturale e l'occhio deve posizionarsi nella mediana della larghezza della bindella, la pupilla deve essere circa 3/4 millimetri più elevata di questo livello ed il tiratore deve "vedere" tutta la bindella.
La scelta di un fucile sovrapposto usato sottintende un esame accurato di alcuni punti nevralgici che sono:
1) Chiusure:
La chiave di apertura rispetto alla coda superiore di bascula, deve essere
centrata o ancora meglio leggermente anticipata (ruotata e spostata a dx)
questo ci dice che i ramponi hanno ancora un buon tiraggio e sono in grado
di lavorare positivamente ancora per molti spari recuperando eventualmente
il formarsi di eventuali giochi delle ramponature.
La luce tra i piani di canne e bascula non deve passare, si controlla
osservando la bascula lateralmente contro luce.
L'arma privata dell'astina  ed impugnata saldamente per l'impugnatura e per
la bascula a due mani si scuote lentamente ma vigorosamente, la solidità
della chiusura delle canne controllata tramite una perfetta immobilità è
evidente, in caso contrario si avvertirà un leggero ma percepibile
oscillamento del gruppo canne rispetto alle chiusure.
Infine il fucile chiuso con un pochino di vigore deve dare un suono cupo e
rotondo, le canne non devono "rimbalzare sulla bascula".

2) Canne:
Si controllano controluce i profili esterni, la linea dei tubi, deve
apparire retta e priva di esitazioni o ondulazioni.
Per evidenziare ammaccature o rigonfiamenti, ruotare in ontroluce il gruppo canne in maniera tale da vedere l'intera superficie esterna, prima un tubo, poi l'altro.
Stesso controllo per l'interno dei tubi con luce chiara e riflessa su ogni punto, controllare bene la camera di scoppio ed il suo raccordo con l'anima (punto critico).
Controllo che sul vivo di volata delle canne non appaiano ammaccature o deformazioni.
Controllo di lunghezza e peso delle canne (il peso è punzonato tra i marchi del BNP).


3) Meccanica generale:
Controllo di scatti (non inferiori a circa 1200 e 1400 grammi), sicura (funzionamento corretto) ed aggancio solido e deciso dell'astina.
4) Legni:
Controllo per verificare che non siano presenti crepe e fessurazioni sull'asta e calcio, giunzioni prive di luce tra "legno e metallo". Il calcio misurato in lunghezza dal centro del calciolo al grilletto, non deve essere
più corto di 355/360 mm.

Questo è un controllo generale già abbastanza serio che ti tutelerà da eventuali sorprese.
Una "normale" fascia di prezzo per sovrapposto si aggira tra i 1000 e 1500 euro e questa è una fascia in cui ricadono diversi marchi, tra i quali primeggiano i Beretta: si può trovare un vecchio S682 degli anni 80 ancora in buono stato per arrivare all'ultimo 686 silver pigeon 1 sporting ancora nuovo di fabbrica. 

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